Fuà, il foie gras d’autore per viaggiare con il palato

Le novità della linea firmata dallo chef Fabio Barbaglini a Taste 2022

Cedri canditi e pepe di Sarawak, Nespole candite e zenzero: al Salone delle eccellenze gastronomiche si presentano le new entry di Fiori di Spezie. Filo conduttore: intensità aromatica e ricerca costante

Dai Pirenei ai frutteti a picco sul mare della costa ligure, sorvolando il mar Mediterraneo, fino alle vette dell’Himalaya: ogni cofanetto di Fuà, il foie gras della linea Fiori di Spezie firmata dallo chef Fabio Barbaglini, è un viaggio attraverso paesaggi straordinari e suggestivi. Oggi il carnet si arricchisce con due nuove specialità: Cedri canditi e pepe di Sarawak, Nespole candite e zenzero.

Le new entry sono state presentate per la prima volta al pubblico a Firenze in occasione di Taste, il Salone delle eccellenze gastronomiche che si è tenuto alla Fortezza da Basso dal a marzo. Ad ospitare Fabio Barbaglini sarà lo stand Savigni, “macelleria agricola” pistoiese dotata di un impianto di produzione bio da anni, dove il prezioso Fuà viene lavorato e confezionato. Oltre alle novità, in Fortezza sarà possibile degustare anche i classici della linea Fiori di Spezie: torchon di fegato d’anatra al naturale, marinato con Marsala e una particolare composizione di spezie, con fragoline in mostarda e pepe rosa e con mandarino candito e pepe di Timut.

Intensità aromatica e ricerca costante fanno da filo conduttore a tutta la linea: la ricetta di Fuà, affinata nel corso degli anni e custodita come un prezioso segreto, prevede la marinatura del fegato con Marsala e spezie, che variano a seconda della tipologia. Sale grigio atlantico, pepe di Sechuan, pepe bianco di Sarawak, bacche di coriandolo, curcuma e cardamomo per la versione più naturale; mentre per quelle speciali si aggiungono ingredienti studiati quali vino dolce naturale di Rivesaltes millesimato e affinato con metodo Solera, Pepe di Timut originario del Nepal e frutta candita dell’Antica Confetteria Pietro Romanengo, la più antica d’Italia, attiva a Genova dal 1780.

Dopo la marinatura, il torchon viene cotto al vapore, senza aggiunta di conservanti, panna o burro: una procedura che preserva delle contaminazioni e rende il foie gras pronto per essere gustato accompagnato da pochi semplici granelli di sale o da una composta di frutta in grado di esaltarne la naturale dolcezza.

Il packaging rispecchia la cura del dettaglio della linea: ogni torchon, disponibile nei formati da 150 e 300 grammi, è accompagnato da una cartolina con le istruzioni per la degustazione, in scatole di metallo impreziosite da una trama grafica che cambia ogni volta riprendendo le componenti aromatiche del prodotto. La linea Fiori di Spezie è acquistabile online e presso il Dolce Emporio (Borgo San Frediano 128r – www.dolcemporio.shop), una delle botteghe più ricche di storia di Firenze, recentemente riaperta come boutique del gusto dallo stesso Barbaglini.

LE VARIANTI

  • Fuà al naturale
  • Fuà con fragoline di bosco in mostarda e pepe rosa
  • Fuà con mandarino candito e Pepe di Timut
  • Fuà con nespole candite e zenzero
  • Fuà con scorzette di cedro candite e pepe bianco di Sarawak

Formati disponibili: 150 gr, 300 gr

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LO CHEF FABIO BARBAGLINI

Già al lavoro a 14 anni, nelle cucine del Lago Maggiore, Fabio Barbaglini perfeziona gli studi in Svizzera, per poi lavorare in diversi stellati internazionali, fino ad aprire il primo ristorante a 23 anni, il “Caffè Groppi” a Trecate (No), premiato con la stella Michelin nel 2003.

Tra le esperienze più significative quella come capo partita all’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (3 stelle Michelin), ristorante che riaprirà poi nel 2012 in qualità di chef-patron.

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